NOME SCIENTIFICO: Athene Noctua Noctua
DESCRIZIONE: secondo le più recenti valutazioni genetiche, la sottospecie sarda Athene Noctua Sarda, attualmente non è più ritenuta valida. Athene, dalla dea Atena, per cui fu sacra e di cui ne possedeva una, mentre Noctua, perchè esce la notte. Stringiforme di piccola taglia; testa grossa e disco facciale ovale, color crema chiaro con sfumature grigiastre; non sono presenti ciuffi auricolari; i grandi occhi sono giallo limone, posti frontali; il piccolo becco è adunco, giallo-verdastro; le parti superiori sono marron-grigio chiaro, picchiettato di bianco; mentre le parti inferiori sono biancastre, con grosse macchie brune; le ali larghe e arrotondate, sono marron-grigio chiaro come il dorso, ma con meno bianco; la coda corta e squadrata, inferiormente è biancastra con ampie barre grigio-brune; le zampe, comprese le dita, sono ricoperte di piume bianche. Il collo è relativamente mobile, consentendogli una rotazione della testa di 270°. Le dimensioni variano dai 22-27 cm per 50-61 cm di apertura alare ed un peso medio di 105-215 g. La femmina è leggermente più grande del maschio. Il suo volo è basso e veloce, caratterizzato da battiti di ali alternati a scivolate.
BIOLOGIA E HABITAT: vive in zone aperte con alberi, bordi di boschi, rocce, presso edifici ecc. ad una quota non superiore ai 700-800 m di altitudine. È stanziale in tutta la Sardegna. È un rapace che caccia abitualmente la notte, mentre preferisce sonnecchiare al sole durante il giorno; ma per poter sfamare la sua prole delle volte caccia anche durante il giorno. La sua tecnica di caccia consiste nell'agguato e le sue prede solitamente sono insetti, ma anche uccelli, anfibi, lombrichi, roditori, che uccide grazie al becco ma anche agli artigli. La preda viene ingerita intera e successivamente tutto quello che non è stato ingerito, come ossa e altri residui, viene eliminato sotto forma di borra. Quando si trova in una posizione di disturbo, esegue dei movimenti del tronco e abbassa e alza il collo; questo comportamento le permette di mettere a fuoco i possibili intrusi oggetti di disturbo. Non di rado frequenta anche cimiteri per via dell'assenza di disturbo antropico durante la notte; dato questo comportamento, la civetta, come altri rapaci, viene considerata segno di malaugurio.
RIPRODUZIONE: il periodo riproduttivo ha inizio a Marzo, attraverso uno scambio di segnali tra la femmina e il maschio. Il nido può contenere da 3 a 5 uova, costruito in cavità di alberi o di muri di edifici, rovine ecc. Generalmente è la femmina ad occuparsi della cova, mentre il maschio va alla ricerca del cibo. I pulcini vengono alla luce dopo 4 settimane dalla cova e prendono il volo dopo 4 settimane dalla nascita.
MINACCE: riduzione e alterazione dell'habitat, aumento del traffico veicolare di cui la specie è vittima più frequente tra gli Strangiformi.
STATO DI CONSERVAZIONE: specie protetta dalla Legge Regionale del 1998 e dall'Allegato II della Convenzione di Berna. Comune ma relativamente numerosa.
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA:
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Stringiformes
- Famiglia: Stringidae
- Specie: Athene Noctua Noctua
NOME IN SARDO: Cucumèa, cucmiàu, cucumeu, tzonca.