Cardellino sardo

NOME SCIENTIFICO: Carduelis Carduelis Tschusii

DESCRIZIONE: è la varietà sarda del Cardellino europeo (Carduelis Carduelis Carduelis). È un passeraceo molto comune ed inconfondibile: la testa è bianca nei lati e nera su vertice e nuca; la faccia, le guance e il mento sono rosso sangue; ha una macchia nera intorno agli occhi; l'iride è bruno scuro e possiede un sottile anello oculare grigiastro; il becco è conico, corto e molto appuntito, color bianco-rosato; ha un sottile anello bianco nella gola; le parti superiori sono marrone-grigiastro e il groppone è fulvo-brunastro; le parti inferiori, invece, sono bianche, con il petto e i fianchi brunastri; ha ali grandi con apice arrotondato e nere; durante il volo si può osservare la larga banda gialle sulle ali e le remiganti con apice bianco; la coda è nera con macchie bianche mediane e apicali ed è corta; le zampe sono bruno chiaro. Le dimensioni variano da 12-14 cm per 23-25 cm di apertura alare. Durante l'inverno le parti rosso della faccia rimangono più vivaci e sono più evidenti le parti bianche di coda e ali. I giovani sono grigio-bruno con macchie marron scuro e non hanno la parti rosse sul viso. Il volo del cardellino è grazioso e ondulato tra un cardo e l'altro o sui fiori alla ricerca di cibo.

BIOLOGIA E HABITAT: vive spesso a contatto con individui della sua stessa specie sia durante il giorno che durante la notte, tranne durante il periodo della riproduzione. Vive in zone umide, in siepi, in giardini di paesi e città, su alberi al limite del bosco, zone con tanti cardi, di tutta la Sardegna. La specie è migratrice e nidifica in Sardegna. La sua alimentazione si basa principalmente sui semi di cardo (da cui deve il suo nome Carduelis), di finocchio selvatico e di composite (come Girasole, acetosa, agrimonia, cicoria, romice, senecio, tarassaco, crespigno) che generalmente coglie direttamente dalla pianta, anzichè dal terreno con l'arrivo della stagione invernale; mentre nel periodo estivo, si nutre anche di insetti. La particolarità del Cardellino è il suo canto, detto anche trillo, molto bello e motivo anche per cui viene allevato, quindi non solo per la sua spiccata bellezza. L'Incardellato è l'ibrido nato dall'accoppiamento di un cardellino maschio (Carduelis Carduelis) e una canarina femmina (Serinus Canaria) e viceversa. Curiosità: il Cardellino è legato al mito greco di Ovidio, Metamorfosi, in cui si narra che la dea Atena avrebbe trasformato la ninfa Acalante in un uccello, e pare fosse proprio un cardellino; ma esso era protagonista in vari miti antichi, dove rapresentava addirittura l'anima dell'uomo che volava via dopo la morte.

RIPRODUZIONE: generalmente la coppia porta a segno 3 covate per anno verso la tarda primavera. Il nido può avere 4-6 uova, costruito nelle biforcazioni dei rami degli alberi dalla femmina. La femmina si occupa anche della covata, mentre il maschio recupera il cibo. Quando nascono i pulli vengono alimentati da entrambe i genitori, svezzati dopo 35 giorni e sfamati con semi e afidi.

MINACCE: in cattività potrebbe essere esposta a coccidiosi e infezioni all'apparato gastrointestinale, causati dai parassiti detti coccidi; la colibacillosi, causata dal batterio escherichia coli; dall'acaro rosso, un parassita che si attacca agli uccelli la notte e succhia il sangue.

STATO DI CONSERVAZIONE: specie protetta dalla Legge Regionale del 1978. Molto abbondante.

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA:

  • Phylum: Chordata
  • Classe: Aves
  • Ordine: Passeriformes
  • Famiglia: Fringillidae
  • Specie: Carduelis Carduelis Carduelis

NOME IN SARDO: Galdeglìna, caldellìna, gardulìna, gardanèra, cordonèra, cadrallìu, cardellina, cadranera.