Gongilo sardo

NOME SCIENTIFICO: Chalcides Ocellatus Tiligugu

DESCRIZIONE: E' un sauro dal corpo allungato, di dimensione che vanno da 20 a 33 cm circa e grosso con un capo triangolare e appiattito; il muso è arrotondato e la bocca è larga; gli arti sono tozzi, corti e provvisti di 5 dita: il suo movimento è serpentiforme, poichè le zampe hanno il compito solo di sostenere il corpo, ma non di trascinarlo. Il corpo è completamente ricoperto da squame lisce, tanto da far sembrare l'animale lucido (nella tradizione sarda si sostiene che questo sauro sia ricoperto da un muco, che oltre a dargli un aspetto viscido, sia persino velenoso!). Il colore dorsale è bruno-olivastro, con 2 strie longitudinali più chiare e con piccole macchioline bianche e nere, simili ad occhietti (da qui appunto Ocellatus); la zona ventrale invece rimane bianco-giallastra.

BIOLOGIA E HABITAT: Vive in luoghi soleggiati, sotto i sassi, vicino alle spiagge, vigne e campi di tutta la Sardegna. Ama nascondersi tra le fessure nelle rocce o nei buchi nel terreno, nella sabbia e tra la vegetazione. Si ciba di insetti, vermi, artropodi, ma anche piccole lucertole. In cattività mangia frutta dolce, uova bollite e pezzi di carne. E' diurno e scappa tra i cespugli o sotto terra, se viene spaventato.

RIPRODUZIONE: E' una specie vivipara e la femmina partorisce fino a 9-10 piccoli, lunghi 7 cm e indipendenti sin da subito, tra Agosto e Settembre.

MINACCE: E' disturbata dalla presenza umana nel suo habitat

STATO DI CONSERVAZIONE: Specie particolarmente protetta quella del Gongilo sardo: dall'Allegato III della Convenzione di Berna e dalla Legge Regionale del 1998.

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA:

  • Phylum: Chordata
  • Classe: Reptilia
  • Ordine: Lacertidae o Sauria
  • Famiglia: Scincidae
  • Specie: Chalcides Ocellatus Tiligugu

NOME IN SARDO: Tiligugu, tzabagugu, Lansinerba, Nansinerba.