Culurgionis d'Ogliastra IGP
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 262 del 29/09/2016, dopo 13 anni si è finalmente concluso l'iter per il riconoscimento della denominazione Culurgionis d’Ogliastra IGP.
Il percorso per l'ottenimento del prestigioso marchio di Indicazione Geografica Protetta è partito nel 2003 e dopo aver superato le annose e puntuali valutazioni fatte dal territorio, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Ministero delle Politiche Agricole aveva ottenuto la pubblicazione del disciplinare di produzione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ultimo scoglio prima della registrazione finale da parte dell'Unione Europea.
Attualmente nel comparto Food, è la numero 119 delle IGP italiane e la numero 286 nel totale delle denominazioni d’origine agroalimentari nazionali.
Area di Produzione
I comuni interessati dalla indicazione geografica protetta sono complessivamente 26: Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili, in Ogliastra e alcuni comuni limitrofi, quali Esterzili, Sadali ed Escalaplano, nella vicina Barbagia di Seulo.
Comitato promotore Culurgionis d'Ogliastra IGP
Il Comitato Promotore per il riconoscimento del marchio, presieduto da Vito Arra, è composto da circa una quindicina di pastifici sparsi in Ogliastra, rappresentate principalemente da microimprese con due o tre addetti.
Comparto della pasta fresca in Ogliastra
Complessivamente il comparto dei Culurgionis d'Ogliastra IGP conta circa 70 addetti e oltre 400 tonnellate di produzione annua.
Pur operando tutto l'anno le punte produttive incrementano d'estate grazie ai flussi turistici. Per la maggior parte vendono il prodotto sfuso e hanno la provincia Ogliastra, o al massimo il resto della Sardegna, come mercato di riferimento. Alcune imprese più strutturate vendono il prodotto confezionato alla Grande Distribuzione Organizzata in Sardegna e nella penisola con vendite sporadiche anche all'estero.
Con il riconoscimento del marchio IGP sono state calcolate prospettive di incremento del fatturato per circa 4 milioni di euro.
Patate Vs Fiocchi
Nel cammino del riconoscimento non poche sono state le polemiche quando nella stesura del disciplinare sono stati definiti gli ingredienti. Infatti oltre la farina di grano duro e tenero, strutto, una miscela di formaggi, menta e/o basilico, aglio e/o cipolla troviamo le patate (dal 60% a 80% del peso del ripieno) ma in alternativa è ammesso l'utilizzo dei fiocchi di patate (dal 15% al 45% del peso del ripieno). Questa decisione ha comportato una lotta durissima con la coldiretti che aveva denunciato come i fiocchi provenissero da Olanda, Germania e Polonia, e dunque snaturerebbero l'identità locale e tradizionale del prodotto.
Di seguito il link relativo al provvedimento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea:
Qui trovate la Ricetta dei Culurgiones d'Ogliastra IGP