L'Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso con un primo rilascio a Maggio e un successivo aggiornamento a Luglio i dati relativi alla popolazione residente su base comunale al 1° gennaio 2021 (dati che potranno subire ulteriori aggiustamenti).
In Ogliastra vengono certificati un totale di 55.174 abitanti, con una flessione di ben 361 unità rispetto all'anno precedente, pari ad un -0,7% in una sola annualità.
Nello stesso periodo anche il trend registrato a livello regionale risulta in flessione con un -0,83%, assestando la popolazione residente in Sardegna ad un totale di 1.598.225 abitanti.
Analizzando la scala comunale ogliastrina il dato che emerge con più forza è il segno rosso davanti alla quasi totalità dei municipi, infatti i soli comuni a far registrare dati positivi sono Cardedu che acquista 23 nuovi cittadini (+ 1,2%), Elini che aggiunge 7 residenti (+ 1,3%), Lotzorai con 24 nuovi residenti (+ 1,1%). sostanzialmente invariati Tortolì (+0,17% pari a +18 residenti) e Tertenia (+0,03% pari a +1 residente)
Lanusei in lieve flessione del -0,6% riduce la popolazione di 33 abitanti.
I dati peggiori in termini relativi si registrano nel Comune di Ussassai che prosegue nel triste primato del declino demografico del -2,8% pari a 14 abitanti. Gli altri valori negativi più vistosi si riscontrano a Perdasdefogu -2,7% (50 abitanti), Ilbono -2,6% (55 abitanti), Seui -1,7% (21 abitanti), Girasole -1,7% (22 abitanti), Villagrande Strisaili -1,3% (41 abitanti), Ulassai -1,3% (18 abitanti), Triei -1,2% (13 abitanti), Jerzu -1,2% (37 abitanti), Loceri -0,9% (12 abitanti), Bari Sardo -0,9% (35 abitanti), Osini -0,8% (6 abitanti), Baunei -0,8% (27 abitanti), Arzana -0,5% (12 abitanti).
Gli altri comuni pur evidenziando una lieve flessione manifestano una relativa stabilità demografica.
I Comuni più popolosi restano Tortolì (10.787), Lanusei (5.146).
Rispetto alle annualità precedenti si registra una modifica del terzo posto in classifica che l'Istat, con i dati provvisori 2021, attribuisce a Tertenia (3.884) che scalza Bari Sardo (3.873), storicamente il terzo Comune più popoloso dell'Ogliastra.
Mentre quelli demograficamente più piccoli continuano ad essere Ussassai (492), Elini (561) e Osini (733).
Nell'ultimo decennio si riscontra il consolidamento della tendenza allo spopolamento che ormai da decenni erode la popolazione delle aree interne della Sardegna.
Per l'Ogliastra pare esserci una novità: il travaso di popolazione dalle zone montane a favore delle più comode zone costiere si è praticamente arrestato. Merita una riflessione il fatto che anche i Comuni costieri, memori di una crescita galoppante negli anni recenti, ora scontano una situazione di decrescita seppur lieve. Ad ogni modo è evidente che le migrazioni interne non sono riuscite a contrastare la tendenza negativa guidata sia del saldo naturale (differenza tra nati e morti) e del saldo migratorio esterno (differenza tra iscritti e cancellati) che in totale ha fatto registrare nell'ultimo decennio una riduzione della popolazione residente di ben 2.155 abitanti complessivamente in tutta l'Ogliastra. In pratica, dall'ultimo censimento del 2011, l'Ogliastra ha perso l'equivalente di un comune delle dimensioni di Lotzorai.
In particolare è emblematico il dato del centro più popoloso dell'Ogliastra, infatti Tortolì per decenni è stato l'emblema dell'attrattività demografica costiera ora risulta in sostanziale pareggio. Anche Girasole che in un decennio ha riscontrato un esplosivo +9%, negli ultimi anni sta subendo un deciso rallentamento con dati negativi.
Gli unici paesi dell'interno a manifestare un minimo di vivacità demografica sono Elini e Loceri che, a seguito di alcune lottizzazioni di iniziativa pubblica con prezzi calmierati, hanno attratto le giovani coppie dei paesi limitrofi. Inquesto caso il saldo migratorio è stato capace di contrastare il comunque drammatico saldo naturale. Il centro che ha subito maggiormente le conseguenze di un accellerazione dell'esodo delle giovani coppie verso Elini e Loceri è stato Lanusei. In questo caso il saldo migratorio negativo in associazione al pessimo saldo naturale ha condotto a perdere ben 346 cittadini in un decennio pari ad un -6,3%.
Non fanno meno impressione i dati di Perdasdefogu (-271 pari a -13,3%), Gairo (-180 pari a -11,9%), Seui (-139 pari a -10,2%), Villagrande Strisaili (-331 pari a -9,8%), Arzana (-203 pari a -8,1%), Baunei (-194 pari a -5,2%),
Il dramma più assoluto si riscontra però a Ussassai che con quasi il -18% della popolazione in un solo decennio è il peggior centro in termini di performance demografiche.
In ritardo di qualche settimana rispetto al solito rilascio annuale, l'Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso ieri i dati relativi alla popolazione residente su base comunale al 1° gennaio 2020.
In Ogliastra vengono certificati un totale di 56.074 abitanti, con una flessione preoccupante di 288 unità rispetto all'anno precedente, pari ad un -0,51% in una sola annualità.
Nello stesso periodo anche il trend registrato a livello regionale risulta in flessione con un -0,56%, assestando la popolazione residente in Sardegna ad un totale di 1.630.474 abitanti.
Analizzando la scala comunale ogliastrina il dato che emerge con più forza è il segno rosso davanti alla quasi totalità dei municipi, infatti i soli comuni a far registrare dati positivi sono Cardedu che acquista 22 nuovi cittadini (+ 1,1%) e Tortolì che, dopo una piccola flessione fatta registrare nel 2019, aggiunge 42 residenti (+ 0,4%).
Lanusei in sostanziale stabilità demografica registra una lieve flessione del -0,3% riduce la popolazione di 16 abitanti.
I dati peggiori in termini relativi si registrano nel Comune di Ussassai che prosegue nel triste primato negativo perdendo in un solo anno il -4,9% pari a 26 abitanti. Gli altri valori negativi più vistosi si riscontrano a Osini -3,8% (29 abitanti), Talana -1,9% (19 abitanti), Seui -1,7% (21 abitanti), Urzulei -1,5% (18 abitanti), Arzana - 1,4% (34 abitanti), Gairo -1,4% (19 abitanti), Ilbono -1,3% (28 abitanti), Elini -1,3% (7 abitanti), Villagrande Strisaili -1,2% (39 abitanti), Ulassai -1,2% (17 abitanti), Triei -0,9 Seui -1,6% (20 abitanti), Ulassai -1,1 (16 abitanti).
Gli altri comuni pur evidenziando una lieve flessione manifestano una relativa stabilità demografica.
I Comuni più popolosi restano Tortolì (11.093), Lanusei (5.283), Bari Sardo (3.973), Tertenia (3.907) mentre quelli demograficamente più piccoli sono Ussassai (506), Elini (551) e Osini (743).
Da questa prima lettura si riscontra il consolidamento della tendenza allo spopolamento che ormai da decenni erode la popolazione delle aree interne della Sardegna ma per l'Ogliastra pare esserci una novità: il travaso di popolazione dalle zone montane a favore delle più comode zone costiere si è praticamente arrestato. Merita una riflessione il fatto che anche i Comuni costieri, memori di una crescita galoppante negli anni recenti, ora scontano una situazione di decrescita seppur lieve. Ad ogni modo è evidente che le migrazioni interne non sono riuscite a contrastare la tendenza negativa guidata sia del saldo naturale (differenza tra nati e morti) e del saldo migratorio esterno (differenza tra iscritti e cancellati) che in totale ha fatto registrare nell'ultimo decennio una riduzione della popolazione residente di ben 1.255 abitanti complessivamente in tutta l'Ogliastra. In pratica, dall'ultimo censimento del 2011, l'Ogliastra ha perso l'equivalente di un comune come Seui o Urzulei.
In occasione della Fiera delle Castagne e del Vino Nuovo del 16 e 17 Novembre 2019, Agugliastra.it in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier organizza la Wine Experience, degustazione esperienziale di vini delle migliori cantine ogliastrine.
Il tasting sarà guidato dalla Sommelier professionista Vanessa Fois che guiderà gruppi da 10 persone per turno, alla scoperta dei saperi e sapori dei vini e degli abbinamenti che ne esaltano le caratteristiche. Le degustazioni sono a numero chiuso ed è necessaria l'iscrizione inviando una mail a info@agugliastra.it indicando NOME, COGNOME, GIORNO e ORA.
Contributo di partecipazione: € 15.
Museo Civico "Franco Ferrai"
SABATO 16 NOVEMBRE 2019
DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019
I vini della degustazione provengono dalle migliori cantine del territorio ogliastrino:
E' la terza edizione della Summer School itinerante promossa dal Laboratorio del Cammino (LdC), network inter-universitario composto da studenti e ricercatori del Politecnico di Torino, Milano, Università di Cagliari, Palermo, Napoli, Teramo ecc... L'intento è quello di esplorare le potenzialità del camminare per innovare l'insegnamento dell’urbanistica.
La Summer School è occasione per indagare il tema dello spopolamento e svuotamento delle aree interne di Ogliastra e Campidano in Sardegna.
Durante il cammino incontreranno le amministrazioni e le comunità locali. L’obiettivo principale è indagare il territorio “dal basso”, analizzare le ricadute fisiche, economiche e sociali dello spopolamento delle aree interne e gli squilibri territoriali con le zone costiere ed elaborare scenari di sviluppo alternativi.
Su invito del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR) dell'Università di Cagliari anche la nostra Associazione sostiene l'iniziativa.
Saremo presenti durante l'evento inaugurale a Bari Sardo il 24 agosto a partire dalle ore 16:00 presso il Centro Civico (Piazza Mercato) inoltre il 25 agosto a Lanusei faremo scoprire al gruppo le vie del borgo storico.
La Summer School si svolgerà dal 24 agosto al 3 settembre 2019 e verrà inaugurata a Bari Sardo con una giornata di formazione.
A partire dal 25 agosto la comitiva si metterà in viaggio a piedi verso Cagliari con le seguenti tappe:
Venerdì 25 ottobre 2019 è prevista a Torino una Giornata di Studi finale durante la quale gli studenti presenteranno i risultati delle ricerche collettive portate avanti durante la Summer School.
In ritardo di qualche settimana rispetto al solito rilascio annuale, l'Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati relativi alla popolazione residente su base comunale al 1° gennaio 2019.
In Ogliastra vengono certificati un totale di 56.362 abitanti, con una flessione preoccupante di ben 576 unità rispetto all'anno precedente, pari ad un marcato -1,01% in una sola annualità.
Nello stesso periodo anche il trend registrato a livello regionale risulta in flessione con un -0,52%, assestando la popolazione residente in Sardegna ad un totale di 1.639.591 abitanti.
Analizzando la scala comunale ogliastrina il dato che emerge con più forza è il segno rosso davanti anche a molti comuni costieri che per anni hanno controbilanciato il declino demografico delle aree interne.
In particolare desta sorpresa il Comune di Tortolì che per la prima volta dopo oltre 100 anni fa registrare il segno meno con un seppur non preoccupante -0,3% pari a 30 residenti in meno.
L'ex Comune capoluogo costiero, dopo gli anni di crescita esplosiva – soprattutto a seguito dell'apertura della Cartiera del 1963 che ha fatto registrare un impressionante +39,8% tra il 1961 e il 1971 e un +25,2% tra il 1971 e il 1981, acquisendo ben 3.445 nuovi residenti in soli 20 anni – negli ultimi anni ha evidenziato un affievolimento dei tassi di crescita, che comunque si sono sempre tenuti positivi. Questa riduzione, seppur di poche decine di unità, è significativa soprattutto perchè alimentata principalmente dal saldo migratorio (-22) più che da quello naturale (-8) manifestando quindi una perdita di attrattività.
Anche Lanusei dopo anni di sostanziale stabilità demografica cede il passo ad un deciso -1,6% riducendo la popolazione di 88 abitanti. Come nel caso precedente anche per l'ex capoluogo montano la contrazione è dovuta più al saldo migratorio (-55) che al saldo naturale (-33).
Risulta anomala anche l'inversione di tendenza di alcuni comuni costieri come Lotzorai e Bari Sardo che perdono rispettivamente 29 e 19 abitanti a fronte di una contrazione del -1,3 e -0,5%.
I dati peggiori sia in termini assoluti che in termini relativi si registrano nel Comune di Ussassai che prosegue nel triste primato negativo perdendo in un solo anno il -4,3% pari a 24 abitanti. Gli altri valori negativi più vistosi si riscontrano a Ilbono -3,2% (70 abitanti), Arzana - 3,0% (74 abitanti), Perdasdefogu (44 abitanti), Triei -2,3% (26 abitanti), Villagrande Strisaili -1,9% (62 abitanti), Gairo -1,6% (23 abitanti), Urzulei -1,6% (19 abitanti), Seui -1,6% (20 abitanti), Ulassai -1,1 (16 abitanti).
I soli Comuni a far registrare saldi positivi sono Girasole +1,2% (16 abitanti), Cardedu +0,8% (16 abitanti) e Loceri +0,4% (5 abitanti)
Gli altri comuni pur evidenziando una lieve flessione manifestano una relativa stabilità demografica.
I Comuni più popolosi restano Tortolì (11.051), Lanusei (5.299), Bari Sardo (3.974), Tertenia (3.919) mentre quelli demograficamente più piccoli sono Ussassai (532), Elini (558) e Osini (772).
Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018, come visto precedentemente nel territorio ogliastrino si è osservata una riduzione della popolazione di 576 individui. Tale flessione non è scaturita solo da un marcato saldo naturale (differenza tra nascite e morti) pari a -270 abitanti, ma soprattutto ad un nutrito saldo migratorio (differenza tra cancellati e iscritti) -306 residenti.
Quindi possiamo notare come il malessere demografico sia veicolato più da una scarsa attrattività territoriale che dai comunque altissimi indici di invecchiamento e una scarsa natività.
Secondo quanto concordato tra l'azienda TIM, la Regione Autonoma della Sardegna e il Ministero dello Sviluppo Economico, nei territori di 252 sui 296 Comuni della Sardegna che ricadono nelle aree rurali si potranno sottoscrivere contratti con operatori privati per l'accesso a servizi internet ad alta velocità.
Si tratta di connessioni in fibra ottica con velocità comprese tra 30 e 100 Mb/s.
Tortolì è l'unico Comune dove la fibra ottica risulta già parzialmente attivata da qualche mese con velocità fino a 100 Mb/s e secondo quanto desumibile dal portale della Telecom, verrà gradualmente completata l'attivazione nelle prossime settimane.
Mentre scendendo al dettaglio degli altri Comuni ogliastrini si possono reperire 2 fonti principali:
Secondo quanto dichiarato dalla RAS nella conferenza stampa di presentazione, in Ogliastra la time line di attivazione della rete sarà la seguente:
Entro il 28/02/2019
Entro il 31/03/2018
Entro il 30/06/2019
Entro il 1° semestre 2020
Da questo primo giro di accensioni restano fuori e saranno ricompresi in futuri accordi i Comuni di:
Tertenia risultano al momento già cablate ma non è nota la data di attivazione del servizio
* Nonostante Girasole risulti nella mappa della RAS tra i Comuni momentaneamente esclusi, da informazioni TIM parrebbe che utilizzando la stessa rete di Tortolì sia in fase di accensione in queste settimane.
Dall'ultimo file reso disponibile da TIM al 3 dicembre le centrali al momento pianificate entro gennaio 2019 sono:
Il file citato scaricabile dal seguente link elenca la copertura geografica all'interno di ciascuna area di centrale mediante l'opportuna predisposizione dei singoli armadi ripartilinea della rete di Telecom Italia (tecnologia FTTCab) o mediante cablatura in fibra ottica di indirizzi (tecnologia FTTH)
Con Deliberazione di Giunta Regionale n.52-18 del 23 Ottobre 2018 è stato approvato il Piano regionale straordinario di scavi archeologici e di interventi di valorizzazione dei beni culturali 2017/2018.
Il piano prevede un totale di € 8,4 milioni di risorse per il biennio 2017/2018. Per il 2017 erano già stati stanziati 1 milione 900mila euro di risorse, mentre per il 2018 ammontano a 6 milioni 500mila euro.
Sono previsti interventi su un totale di 76 siti archeologici nei diversi comuni dell’Isola.
L'elenco dei beni è stato formato in accordo con le Soprintendenze competenti per territorio che hanno verificato la fattibilità degli interventi proposti dagli Enti locali o da segnalazioni ministeriali nei quali si profilava il rischio di perdita del bene o si sia rilevato un pessimo stato di conservazione.
In relazione al Capitolo SC03.5032 (Scavi Archeologici) e SC08.7521 (Scavi/Restauto/Valorizzazione) nel territorio ogliastrino sono stati finanziati n.3 interventi per un totale da € 300.000, più n.1 programmato in quanto di rilevanza strategica a cui saranno destinate eventuali economie o ulteriori stanziamenti di risorse:
Sito | Localizzazione | Tipologia Intervento | Importo |
Area archeologica di Gennacili | Lanusei | Scavi Archeologici | € 100.000 |
Vari siti archeologici extraurbani | Urzulei | Scavi Archeologici | € 100.000 |
Area Archeologica del Nuraghe Serbissi | Gairo | Scavo/Restauro/Valorizzazione | € 100.000 |
S'arcu e is forros/Cancaredda | Villagrande Strisaili | Scavo/Restauro/Valorizzazione | programmato ma non finanziato |
Oltre questi interventi è stato erogato un finanziamento nell'esercizio finanziario 2017 di € 70.000 delegato al Comune di Tertenia per l’intervento di emergenza nel sito archeologico del nuraghe Nastasi.
L'Istituto Nazionale di Statistica ha recentemente rilasciato i dati relativi alla popolazione residente su base comunale al 1° gennaio 2018.
In Ogliastra vengono certificati un totale di 56.938 abitanti, in flessione di -247 unità rispetto all'anno precedente, pari al -0,4%, in accordo con quanto viene registrato a livello regionale, infatti anche la popolazione della Sardegna risulta in lieve flessione -0,3% scendendo a 1.648.176 abitanti.
Analizzando la scala comunale ogliastrina ciò che salta subito all'occhio è che dopo circa 50 anni Elini cede il "cucchiaio di legno" come comune meno popoloso d'Ogliastra a Ussassai.
Il Comune della mela trempa orrubia dopo aver superato i 1.200 abitanti negli anni '60 ha iniziato una cronica ed inesorabile performance negativa e nel 2018 è tornato ad avere i residenti del primo censimento del Regno d'Italia (556 abitanti) quando però in tutta l'Ogliastra la popolazione era composta da solo 25.708 cittadini.
Và ricordato che Ussassai rientra nella lista nera dei 31 Comuni sardi in "via di estinzione" nei prossimi decenni.
Altra piccola anomalia è l'inversione di tendenza in un comune costiero Lotzorai che perde 28 abitanti a fronte di una contrazione del -1,3%.
I dati peggiori sia in termini assoluti che in termini relativi si registrano nel Comune di Ilbono che perde in un solo anno 62 residenti pari al -2,8%. Gli altri valori negativi più vistosi si riscontrano a Perdasdefogu -2,7% (-52 abitanti), Gairo -2,3% (-33 abitanti), Osini -1,8% (-14 abitanti), Villagrande Strisaili -1,8% (-57 abitanti), Talana -1,7% (-17 abitanti), Urzulei - 1,3% (-16 abitanti).
I Comuni a far registrare saldi positivi più importanti sono Triei con +1,3% (14 abitanti), Girasole +1,1% (14 abitanti), Elini +0,9% (5 abitanti), Cardedu +0,7% (14 abitanti).
Entrambi gli ex Comuni capoluogo evidenziano una sostanziale stabilità demografica. Lanusei aumenta la popolazione del 0,1% pari a soli 4 abitanti e Tortolì del 0,2% con un incremento di 22 abitanti.
Gli altri comuni manifestano una relativa stabilità demografica.
I Comuni più popolosi restano Tortolì (11.081), Lanusei (5.387), Bari Sardo (3.993), Tertenia (3.927) mentre quelli demograficamente più piccoli sono Ussassai (556), Elini (562), Osini (776).
Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2017, come visto precedentemente nel territorio ogliastrino si è osservato una riduzione della popolazione di 247 individui. I motivi di tale decrescita sono principalmente riferibili al saldo naturale negativo con -220 abitanti a cui comunque si somma un saldo migratorio negativo con -27 abitanti.
Quindi possiamo notare come il malessere demografico sia veicolato da un altissimo indice di invecchiamento e una scarsa natività più che da una scarsa attrattività territoriale.
Ci sono anche dei casi particolari in cui si riscontrano saldi migratori più importanti rispetto al saldo tra le nuove nascite e i decessi. In particolare nel Comune di Ilbono a fronte di un saldo migratorio di -40 abitanti si risponde con un saldo naturale di -22, ma questo dato potrebbe essere viziato dalle dinamiche in ingresso/uscita del centro di accoglienza in loc. Cortemalis.
Infine appaiono emblematici i risultati di Elini e Loceri che beneficiano ancora degli effetti demografici positivi prodotti dalle recenti lottizzazioni a prezzi accessibili per le giovani coppie che hanno permesso di generare un saldo migratorio positivo a fronte di saldi naturali in pareggio, grazie anche alle nascite portate in dote dai nuovi residenti che hanno contrastato i decessi.
Nel 2009, l'Ass.to Lavori Pubblici della Provincia dell'Ogliastra ha approvato il "Progetto di riassetto della rete viaria di interesse della Provincia dell'Ogliastra" elaborato dall'Università di Cagliari.
Lo studio analizzò i tempi di percorrenza e le criticità della viabilità stradale ogliastrina di competenza provinciale dettagliando inoltre una serie di interventi strategici per migliorare la sicurezza e la velocità media di percorrenza.
Tra questi sono stati previsti 3 interventi prioritari per accorciare le distanze tra i due poli principali del territorio, Lanusei e Tortolì, e compresi all’interno di un itinerario fondamentale, che realizza il collegamento tra la S.S. n. 389 (ed il nuorese) e la nuova S.S. n. 125 (verso Cagliari e Tortolì).
Il primo riguarda la nuova Circonvallazione di Loceri (di cui abbiamo parlato in questo articolo), che è stata completata nel 2012 ma mai entrata in esercizio e che permetterebbe di evitare l'ingresso nel centro abitato di Loceri innestando i flussi veicolari direttamente dalla SP Lanusei-San Paolo verso la SS 125.
Il secondo intervento è stato studiato sulla Strada "Sa Mardona" con la realizzazione di alcuni interventi di rettifica.
Mentre il terzo intervento è il collegamento tra le due opere attraverso la realizzazione di una Nuova rotatoria a quattro bracci, uno in direzione Bari Sardo (lungo la S.S. n.390), uno lungo il nuovo tracciato della Strada “Sa Mardona”, uno in direzione Loceri (centro abitato) ed il restante lungo la circonvallazione di Loceri.
Di questi 3 interventi, nel momento in cui scriviamo, solo la nuova rotatoria è parzialmente entrata in esercizio mentre le prime due risultano ancora chiuse al traffico.
La strada Sa Mardona, che veniva utilizzata quotidianamente dai pendolari tra Lanusei e Tortolì, è chiusa al traffico dal 30 gennaio 2017 nonostante il cantiere avrebbe dovuto protrarsi per soli 120 gg (La Nuova Sardegna - L'Unione Sarda). Da allora sono passati ben 410 giorni.
Con questo articolo proviamo ad analizzare quali sono i costi che i cittadini devono sostenere per questi ritardi.
Partiamo da alcune assunzioni:
Secondo i dati relativi ai movimenti dei pendolari ricavati dal 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni:
Ovviamente questo dato sottostima fortemente i flussi veicolari totali su questi importanti assi viari poichè individua solo coloro che quotidianamente per motivi di lavoro hanno dichiarato di effettuare questo tragitto.
Da quando il cantiere è stato aperto i costi aggiuntivi per ogni pendolare ammontano a circa € 459 per chi utlizza la SS 390 (mancata apertura circonvallazione Loceri) e € 1.115 per chi attraversava la Strada Sa Mardona (tratto di SS 125 fino a Bari Sardo + mancata apertura circonvallazione Loceri).
Mentre il totale di questo aggravio di costi per tutti i pendolari è di quasi mezzo milione di euro .
Con questo articolo non vogliamo essere polemici perchè comprendiamo le grandi difficoltà e burocratizzazioni che ci sono dietro ogni appalto pubblico e ogni cantiere però se si considera che l'indice sulla dotazione della rete stradale (Istituto Tagliacarne, 2014) pone l'Ogliastra al 93° posto sulle 110 province italiane, è bene tenere a mente che è necessario uno sforzo in più.
La mostra culurgionIS nasce da un'idea dall'associazione Agugliastra.it all’interno della manifestazione denominata Culurgionis d'Ogliastra IGP in festival.
Nell’esposizione, ospitata all’interno del museo civico F. Ferrai di Lanusei, si vuole ricreare il grande valore tradizionale del piatto tipico con approfondimenti legati alle caratteristiche gastronomiche e al lavoro del comitato, durato ben 13 anni, per l’ottenimento dell’ambito marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).
La mostra si snoda in un percorso, a ritroso, su tre livelli: partendo (al pian terreno) dal focolare, dalle tradizioni secolari, l’esposizione descrive la lavorazione delle materie prime del ripieno (nel secondo livello) e prosegue (nel terzo livello) illustrando i metodi di trasformazione del grano in farina. Il percorso si conclude con una sala multimedia di approfondimento sui temi trattati nella mostra con video e ricostruzioni.
Su culurgioni è una pietanza a tutti nota per il suo gusto intenso, per il gradevole mix di morbidezza e consistenza, ma è anche una parte significativa della cultura gastronomica ogliastrina.
Agugliastra.it invita tutti a ritrovare il fil rouge di questo elegante “agnolotto” con una storia che attraversa i continenti e le generazioni, e che ancora oggi fa discutere per la scelta delle materie prime impiegate e, naturalmente, per i sapori che ne scaturiscono.
culurgionIS.. è su culurgioni!
LIVELLO 1 - Il focolare
L'Ogliastra, racchiusa tra i possenti monti del Gennargentu e le acque cristalline del Mar Tirreno, ha sperimentato per millenni un forte isolamento che ha permesso di tramandare un'identità genetica particolare certificata da uno dei più alti tassi di longevità del pianeta.
Lo stesso isolamento che ha condotto al riconoscimento come una delle 5 blue zone del mondo, ha permesso ai Culurgionis d’Ogliastra di diventare un concentrato di saperi tradizionali che vengono tramandati di generazione in generazione, davanti ad ogni focolare domestico, solo in questa specifica area geografica.
LIVELLO 2 - La Maternità
Quasi come nell'atto di cullare un neonato le sapienti mani femminili cingono ritagli di pasta fresca contenenti il ripieno caratterizzato da patate e formaggi. Erbette profumate e grassi vegetali o animali segnano alcune distinzioni legate alle specificità locali.
Le ricette differiscono, infatti, per i dettami dell'economia a prevalenza pastorale (maggior presenza di formaggi) o agricola (patate ed erbe). Nel tempo, l'originalità della ricetta (così come l'impiego di alcuni antichi strumenti) ha lasciato spazio a nuove soluzioni che rendono il lavoro più pratico e redditizio.
LIVELLO 3 - Sa Spighitta
Millenarie tradizioni descrivono usi e consumo di cereali e grano in Ogliastra, come nel resto della Sardegna. Dalle macine comunitarie preistoriche alle attuali feste religiose emerge un fortissimo spirito popolare che rende omaggio al duro lavoro nei campi con ispirazioni sacrali.
L'atavico isolamento del territorio ha consentito la preservazione di tradizioni altrove scomparse tramandando l'abilità dell'elegante chiusura a spiga. Tradizionalmente i culurgionis venivano preparati in occasioni speciali quali la Pasqua, il Ferragosto, Ognissanti, Natale e per i matrimoni.
In occasione del Culurgionis d'Ogliastra IGP in festival del 1 e 2 Dicembre Agugliastra.it organizza la CulurgionIS EXPERIENCE, un foodLAB esperienziale per ragazzi e adulti. I Laboratori sono a numero chiuso ed è necessaria l'iscrizione inviando una mail a info@agugliastra.it indicando NOME, COGNOME, LAB scelto (bimbi, ragazzi, adulti), GIORNO e ORA.
Contributo di partecipazione: € 5
Curati dalla signora Marina Loi e da Lidia del pastificio Muceli e Lotto di Jerzu, i piccoli impastatori proveranno a chiudere il culurgione con la caratteristica cucitura a SPIGHITTA.
Coordinato da esperte culurgionaie ogliastrine che metteranno tutte le loro conoscenze a disposizione per un'avventura tra impasti e chiusure a spighitta