Raccontano ad Ilbono una leggenda che attribuisce ad un prodigio la presenza del simulacro della Vergine delle Grazie.
Un gruppo di pescatori di vari paesi nelle spiagge degli Scogli Rossi di Cea, vide un giorno una cassa abbandonata dalle onde marine. Aperta con ansia, la cassa mostrò una statua bellissima della Vergine. Ne nacque poi la gara tra i pescatori che ciascuno voleva condurre nel proprio paese. Si decise di affidarsi alla sorte, acconsentendo tutti che la statua sarebbe andata a quel paese, dove i buoi tirando il carro carico della cassa si sarebbe diretto di proprio istinto. Partendo dalla spiaggia i buoi avrebbero infilato la strada verso Nulasso, verso Baunuxi e quindi verso Ilbono dove si fermarono. Di qui la devozione di Ilbono verso la Madonna delle Grazie che festeggia la prima domenica di Luglio tutti gli anni. E' la sagra ilbonese più solenne e caratteristica. La statua della Vergine viene trasportata in processione sopra un carro addobbato a festa a ricordo del carro che la portò in paese per la prima volta. Molti seguono la processione portando corone di fiori e torte. Non manca tra i divertimenti l'albero della Cuccagna la cui preparazione avviene con rito caratteristico. Il comitato si reca durante la notte che precede la festa in campagna attorno al pioppo destinato allo scopo, lo taglia, lo spoglia dei rami, lo liscia e lo ingrassa per renderlo scivoloso. Il tutto avviene tra suoni, e canti e balli, arrosti e mangiate e bevute abbondanti di vino ilbonese che Vittorio Angius nel secolo scorso considerava il migliore d'Ogliastra, al pari di quello di Lanusei.
Flavio Cocco, Dati relativi alla storia dei paesi della diocesi d'Ogliastra