La strage di Jenna 'e Petta

A cavallo tra gli anni '40 e '50 Pasquale Tandeddu, nato a Orgosolo il 3 Novembre 1926 da Antonio Cristoforo e Francesca Rana, è stato uno dei banditi più spietati e temuti della Sardegna.

Il 9 Maggio 1951 la banda di Pasquale Tandeddu colpisce ancora. La mattina di quel giorno, nelle campagne di Urzulei, in località Jenna 'e Petta, tra le cantoniere di Silana e Bidicolai, una camionetta dei carabinieri ed un pullman della Selas, provenienti da Tortolì, sono costretti a fermarsi a causa di uno sbarramento stradale. Il mezzo dell'Arma viene investito da una pioggia di proiettili. Due militari muoiono all'istante, gli altri rimangono feriti. La corriera della Selas viene depredata in pochi minuti.

L'episodio ha una macabra conclusione. I banditi, compiuta la razzia, ordinano all'autista e a due passeggeri di avvicinarsi alla camionetta e di rimuovere i corpi dei carabinieri apparentemente privi di vita. I malviventi vogliono accertarsi, facendosi scudo dei civili, che non vi sia ancora qualcuno in grado di sparare. Uno dei carabinieri, in effetti, è ancora vivo, e quando vede avvicinarsi tra la nebbia i tre uomini li scambia per i rapinatori. Egli trova la forza di sparare, ma i colpi vanno a vuoto. A questo punto si avvicina uno dei banditi che finisce con una raffica di mitra lo sventurato militare.

 

Dal libro "SARDEGNA CRIMINALEdi Giovanni Ricci.