La guerra di Monte Novu

Monte Novu è la porzione più a nord del territorio comunale di Villagrande Strisaili attualmente concesso in enfiteusi perpetua al Comune di Fonni. Le vicende che hanno portato a questa situazione si intrecciano tra cronaca e leggenda.

La pestilenza del 1670 e la diaspora dei pastori

Si narra che intorno al 1670 una grave pestilenza costrinse i pastori di Fonni a cercare pascoli fuori dalla fascia di contagio. L'emergenza fece sconfinare le loro greggi sino al Campidano di Cagliari e di Oristano e nei territori limitrofi di Villanova e di Villagrande Strisaili, ma dove non furono mai pienamente accettati dagli allevatori autoctoni. Altre fonti parlano di una richiesta di aiuto, che gli abitanti dello scomparso villaggio di Onnis (ubicato nei pressi dell'attuale Cantoniera Pira 'e Onni) a seguito di una pestilenza, fecero agli abitanti dei paesi vicini.

Una parte trovarono ospitalità a Fonni e una parte vennero accolti nei pressi dell'attuale abitato di Villanova Strisaili.

La guerra tra Fonni e Villagrande Strisaili per la proprietà dei terreni

Dunque la vera causa che scatenò la sanguinosa diatriba che per quasi un secolo e mezzo ha visto fronteggiarsi le comunità di Fonni e Villagrande Strisaili per la proprietà dei terreni di Monte Novu, si perde nella notte dei tempi.

Mentre è nota e certificata la conclusione di questa vera e propria guerra che vide tentativi di pacificazione, frequenti sconfinamenti, scontri che coinvolsero tutta la popolazione, ovili occupati e rioccupati, distrutti e ricostruiti da una parte e l’altra.

Il documento ufficiale è la Regia Patente del 29 novembre 1811, questa infatti è la pergamena con cui il Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, pose fine alla guerra tra Fonni e Villagrande assegnando al comune barbaricino una parte dei pascoli di Onnis (il salto di Monte Novu) in enfiteusi perpetua dietro pagamento di un canone.

Una guerra che nemmeno il Re di Sardegna riuscì a fermare

Questa reale concessione non venne mai accettata del tutto, tanto che nel 1925 il Comune di Villagrande citò in giudizio il Comune di Fonni. Fonni, a sua volta, con gli avvocati Eugenio Mulas e Antonio Luigi Are, chiamò Villagrande davanti al giudice rivendicando l'affrancazione dal canone e quindi la piena proprietà del salto di Monte Novu. Il Tribunale di Lanusei riunì le due cause e con la sentenza del 22 settembre 1926 dichiarò "l'affrancazione", ovvero l'acquisto della proprietà da parte dell'enfiteuta mediante il pagamento di una somma di denaro.

Nel 2011 ricominciano gli screzi a causa dell'oasi di protezione faunistica

Dopo decenni di quiete, gli screzi hanno trovato nuova linfa nell'ottobre 2011 per via della proposta di un'oasi di protezione faunistica da parte della Provincia d'Ogliastra nel territorio amministrativo di Villagrande Strisaili. Questa porzione di territorio era stata individuata proprio nel salto di Monte Novu, dove tra l'altro i fonnesi vanno a caccia. Questa proposta ha fatto riaccendere le tensioni che sfociarono in una serie di episodi di stampo intimidatorio nei confronti degli amministratori comunali e provinciali del versante ogliastrino. A seguito di alcuni incontri tra i vari politici locali, si decise di individuare un altro sito.

Attualmente i contesi 3.558 ettari in giurisdizione di Villagrande Strisaili, sono di proprietà del Comune di Fonni e compongono il cantiere forestale di Monte Novu che dal 1993 è gestito dell'Ente Foreste della Sardegna con una dotazione di circa 90 operai.